Ho fatto spesso i conti con la paura di non sentirmi abbastanza, il timore di rimanere in ombra, di non avere valore. Ho saputo lavorare su di me e su questi timori, ma ho dimenticato spesso quanto sia più forte la paura di essere riconosciuti.

Quando ci si accontenta di rimanere dietro le quinte ci si spaventa quando improvvisamente una luce ci illumina. Quando qualcuno è interessato a noi, quando ci vengono riconosciute delle capacità o presentate delle possibilità.
Fa paura perché da lì non si può scappare.”Ed ora? Mi hanno visto, che si fa?”. Ed è lì che l’ansia si gonfia, è lì che l’ansia inizia a farti indietreggiare.
Quando ci viene riconosciuto dall’esterno un qualsiasi merito c’è una parte di noi che deve fare i conti con le aspettative degli altri, con il proprio valore, con le proprie responsabilità.
La parte che fa più paura risiede nella possibilità di riuscire. Di sentirsi finalmente in grado e di riconoscere il proprio valore.
Come si fa? Come si fa a scavalcare tutto questo? Quanto è difficile mettersi in testa di essere abbastanza e forse anche di più.
La verità è che rincorriamo l’accettazione per tutta la vita,ma non ci accontentiamo mai. Ci specchiamo negli altri per trovare un nostro valore,ma quanto può essere convincente quel riflesso?
La paura di essere riconosciuti è solo il desiderio che si scontra con il conflitto. La smania di sentirsi finalmente visti e valorizzati,ma il timore di non farcela mai. Di non arrivare mai.
Io una soluzione non ce l’ho, so solo che questa sensazione fa schifo e deve farci stare nella condizione di dire “sai quante belle occasioni ti stai facendo sfuggire di mano? Solo perché tu non ti vedi.”
Ed è questo l’ostacolo più grande di tutti, la paura di essere riconosciuti dagli altri altro non è che cecità nei nostri confronti. Come puoi credere ad uno sguardo esterno se tu in prima persona non ti guardi in modo oggettivo? Se non riconosci te stesso.
È una questione complessa, lo so, ma mattone dopo mattone possiamo scardinare quella brutta immagine che abbiamo di noi stessi nella testa, e lasciarci la possibilità di crederci davvero. Di credere nelle capacità che teniamo all’ombra per paura.
La paura va a braccetto con il desiderio,ma ha spesso più forza perché ci fa sentire legittimati a continuare a stare nel dolore di non essere visti.
La forza sta nel guardarsi davvero. Di vederci per la prima volta nel profondo e forse così impareremo ad amarci un pochino di più.