Di recente, mi sono imbattuta in uno degli errori più grandi che un essere umano possa commettere: riguardare i ricordi su Instagram.
In particolare, mi sono trovata davanti a una storia di un Capodanno passato, in cui dedicavo parole d’amore ad alcune persone. Ed è lì che mi sono chiesta quanto sia stato difficile imparare a lasciar andare.
Osservando quell’insieme di foto, ho realizzato quanto sia fortunata ad avere ancora alcune di quelle persone al mio fianco, ma ho anche riflettuto su quante, invece, non facciano più parte della mia vita.
Ho pensato a chi sono diventata senza quelle presenze, a quanti momenti belli o dolorosi abbiano vissuto nel frattempo. Mi sono chiesta se siano ancora come le ricordo o se siano diventate qualcun altro.
Ed è stato in quel momento che si è riaperta una porta che la mia mente aveva tenuto rigidamente chiusa. Forse per protezione, o semplicemente per evitare di soffrire ancora.
Ripensandoci ora, però, quel dolore non c’è più. È svanito come un soffio di vento, lasciando spazio a una grande consapevolezza: i rapporti si interrompono, e talvolta l’unica cosa che possiamo fare è lasciarli andare.
Imparare a lasciar andare non significa che i momenti condivisi con qualcuno non siano stati importanti. Al contrario, quegli anni insieme hanno modellato chi siamo oggi. Tuttavia, forse io e quelle persone stavamo crescendo in modi differenti e non più compatibili.
Quando ci troviamo in una relazione, che sia d’amore o di amicizia, che non ci arricchisce più, che ci toglie energia o ci fa sentire costantemente inadeguati, continuare a restare per paura di ferire o di essere giudicati è una punizione che imponiamo a noi stessi e che ci fa solo del male.
Una delle principali ragioni per cui ci è difficile lasciar andare è la convinzione che le relazioni debbano durare per sempre.
Viviamo in una società che ci insegna che la durata di un rapporto è un indicatore del suo valore. Ma la realtà è che non tutte le connessioni sono destinate a durare nel tempo, e questo non le rende meno significative.
Alcune persone entrano nella nostra vita per un motivo specifico: ci insegnano qualcosa o ci accompagnano per un pezzo di strada. Quando il loro ruolo nella nostra storia finisce, possiamo lasciarle andare con gratitudine, anziché con rimpianto.
Dobbiamo imparare ad ascoltarci e osservare l’altro. Come ci sentiamo quando siamo insieme? Quel tempo trascorso ci fa stare bene o ci sentiamo obbligati a restare in quella situazione?
Come ti fa sentire l’idea di parlare con quella persona? Ti senti libero? Sei davvero te stesso?
La consapevolezza di ciò che proviamo è fondamentale per capire quando un rapporto non è più adatto a noi. È come un abito che non ci calza più: non possiamo costringerci a entrarci di nuovo.
Questo non significa che l’altra persona sia sbagliata o che lo siamo noi, ma semplicemente che le nostre strade stanno andando in direzioni diverse. Stiamo diventando qualcosa di nuovo. E spesso va bene così.
Uno degli ostacoli più grandi, per me e credo per chiunque, è il senso di colpa. La paura di allontanare qualcuno ferendolo. Non si accorda all’idea di perfezione che ci imponiamo nei rapporti.
Cosa resterà di me per quella persona? Un ricordo spiacevole? Un sorriso? Un dolore? Anche se la risposta fosse negativa, dobbiamo convivere con l’idea di non essere per tutti.
Un incastro può funzionare solo se le due parti sono compatibili. È utopistico pensare di essere il pezzo perfetto per chiunque. Non possiamo costringerci a restare in relazioni che non possono funzionare.
Dobbiamo imparare a lasciar andare con coraggio e sincerità, verso noi stessi e verso gli altri.
Tutto cambia nella vita, e le relazioni non fanno eccezione. Lasciare andare può significare fare spazio a nuove consapevolezze o opportunità.
Può anche significare ritrovarsi un giorno, per caso, in un bar, e riconoscersi di nuovo. Oppure scoprire una nuova versione di quella persona: ed è la sorpresa più dolce che ci sia.
Imparare a lasciar andare, chiudere quella porta, non vuol dire aver sbagliato. Può significare amare sé stessi e l’altro più di tutto. Lasciare qualcuno alle spalle è un atto di maturità e consapevolezza che porta, spesso, ad una maggiore serenità.