Ogni tanto mi guardo e mi dico: “fermati e respira”.
Ho ventisette anni e non so più un cazzo, ma davvero è.
Ho una paura fottuta di ciò che può succedere, ho paura di farmi piani che non porterò a termine ed ho paura di rimanere insoddisfatta da qualsiasi cosa tocchi la mia anima.
Non fa sempre tutto schifo,però lo garantisco.
A volte la paura di cadere ti fa stare attento a dove metti i piedi.
La paura di non avere abbastanza tempo può farti cercare meticolosamente le soluzioni più adatte senza accettare qualsiasi cosa per far sì che tu sia più giusto per questo mondo.
A volte non ti va di correre, a volte non ti va di partecipare a questa malsana gara e ti metti in disparte appoggiato alla parete e li guardi dal tuo angolino.
E va bene così, non c’è sempre bisogno di correre. A volte va bene non capirci niente e stare fermi per un po’, continuando a pensare, a lottare, a capire dove si vuole andare.
Più cresci e più fa paura questo pensiero di rimanere indietro.
Fear of missing out, la paura di restare fuori.
Fuori da uno schema più grande di noi, fuori dal gruppo di chi è bravo perché corre più veloce.
La paura di perdersi qualche tappa, di non essere abbastanza centrati per questo mondo di esperti.
C’è chi trova la sua strada subito, benedetti da ottime circostanze, una botta di culo o dalla loro grande forza di volontà
Ma nella vita trovi chi, invece, cade più volte.
Chi va più piano, chi si è fermato per forze esterne o chi ha scelto di scendere dalla corsa per un po’.
A vent’anni tutto può sembrare estremamente piccolo, ma allo stesso tempo troppo grande da sopportare.
Alla fine siamo così, costantemente spaventati da tutto, ma sempre pronti a saltar giù nel vuoto.
Non si devono avere tutte le risposte,
E Dio se va bene avere paura.
C’è da essere terrorizzati da questa vita, tutto può cambiare.
Tutto può sfuggire.
Le soluzioni le troverai, un giorno.
Se hai bisogno di respirare.
Fermati e respira.