Fallo quel salto!

Fallo quel salto, anche se fa paura.
Prova a buttarti, anche se ti porta a qualcosa di ignoto.
Fallo quel salto, considerando anche i “se” senza farti fermare da essi.

Sono più vicina ai trent’anni di quanto io voglia ammettere, e la paura di perdere il mio tempo facendo qualcosa che non mi rende felice è triplicata negli ultimi mesi.
Perché è vero che abbiamo tutto il tempo del mondo, ma fa paura realizzare che quel tempo non ha alcuna paura di lasciarti indietro, come canta Lucio Corsi.

Alla fine, quando arrivi a guardarti allo specchio, allo stremo delle tue forze, e ti rendi conto di non essere mai stata così stanca e demotivata, ad un certo punto le gambe iniziano a tremare.
“E adesso? E ora che si fa?”.

Un piano ce l’hai, ed è lì, che aspetta solo che il tuo coraggio ti spinga verso di lui. Ma tra te e quel passo da fare c’è di mezzo un vuoto.
Un vuoto pieno di paure, insicurezze, incertezze. Un vuoto che, però, ha una luce dentro di sé.
Una luce che nasconde il desiderio, la libertà, il cambiamento. Una luce che vuoi conquistare, forse per la prima volta.

Aprirsi una porta sul mondo può fare terribilmente paura, perché alle tue spalle hai tutto quello che credevi certo, sicuro, confortante.
Ma di fronte a te, dietro quella finestra fragilissima, c’è tutto. C’è un mondo che vuoi afferrare, e non vedi l’ora di farlo entrare.

Non vedi l’ora di fare quel salto che ti porterà oltre il vuoto.
E allora fallo, fallo quel salto.

Farà terribilmente paura. Ogni tanto, percorrendo quella strada, ti verrà voglia di tornare indietro e richiuderti nella tua tana.
Perché saltare oltre e nel vuoto comporta una grandissima fiducia in sé stessi, la voglia di credere di essere capaci e un pizzico di follia.

Non so se sono diventata brava a seguire quel vuoto, ma so che la sensazione di libertà che nasce dentro di te quando smetti di rincorrere qualcosa e inizi a correre verso un desiderio fortissimo diventa l’emozione più bella e potente che tu possa sentire.

E allora fallo quel salto, fallo nonostante tutto.
Si può sempre tornare indietro, niente è irreversibile, ma saltando più in là puoi accorgerti di quanto sia bello darsi l’opportunità di volare.

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